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Comprensione dei carboidrati semplici (zuccheri) e complessi

Riepilogo

Ti sei mai chiesto qual è la differenza tra zuccheri e carboidrati? Non sei l'unico, facciamo il punto!

La grande famiglia dei carboidrati comprende i famosi zuccheri totali, l'amido e le fibre. Gli zuccheri totali includono gli zuccheri liberi (zuccheri aggiunti e zuccheri nei succhi di frutta) e gli zuccheri naturalmente presenti negli alimenti. Quando parliamo di carboidrati, si tratta quindi dei meccanismi degli zuccheri ed è fondamentale distinguere i diversi tipi perché non hanno tutti lo stesso impatto sul nostro corpo. I carboidrati semplici vengono assorbiti rapidamente dal nostro corpo, mentre i carboidrati complessi vengono scomposti più lentamente, fornendo un rilascio di energia più graduale. Comprendere queste differenze può aiutarci a fare scelte alimentari più sane e a gestire il consumo di zucchero in modo più equilibrato.

Carboidrati semplici = zuccheri

Si trovano nella seconda riga denominata «zuccheri inclusi» nella categoria «Carboidrati» sulle etichette dei prodotti.

a. Monosaccaridi = un'unità di zucchero

I monosaccaridi sono le unità base dei carboidrati e comprendono glucosio, fruttosio e galattosio. Questi carboidrati o zuccheri semplici vengono assorbiti direttamente nel flusso sanguigno e forniscono energia rapida.

- glucosio è onnipresente nella nostra dieta, presente nel pane, nei biscotti, nelle salse e nelle bevande energetiche.

- Fruttosio si trova principalmente nella frutta, ma anche nelle bevande zuccherate, nei gelati e nella pasticceria industriale.

- Galattosio, da parte sua, è principalmente derivato dal latte e dai prodotti lattiero-caseari.

Diagramma dei tipi di carboidrati di Sugarscore

b. Disaccaridi composti da due molecole di zucchero

- maltosio, che si trova nella pasticceria, nella birra e in alcune preparazioni a base di patate.

- Saccarosio, meglio conosciuto come zucchero da tavola, viene estratto dalla canna da zucchero o dalla barbabietola da zucchero. Si trova anche in varie forme come zucchero di canna, zucchero vanigliato o persino muscovado.

- Lattosio è lo zucchero specifico del latte e dei prodotti lattiero-caseari, che può essere irritante per chi è intollerante (che causa disturbi digestivi legati alla sua fermentazione).

I monosaccaridi e i disaccaridi vengono rapidamente assimilati dall'organismo, il che può causare picchi di zucchero nel sangue.

Carboidrati complessi = zuccheri lenti

Sono composti da lunghe catene di monosaccaridi e si digeriscono più lentamente perché devono prima essere idrolizzati (digeriti) dagli enzimi digestivi. Ciò significa che forniscono energia sostenuta nel tempo. Un buon esempio è l'amido, presente nei cereali, nei legumi, nel pane e nelle farine.

I polisaccaridi non fanno aumentare i livelli di zucchero nel sangue con la stessa rapidità degli zuccheri, il che li rende preferibili per una dieta equilibrata, soprattutto perché gli alimenti che li contengono forniscono anche fibre, il che limita l'aumento dei livelli di zucchero nel sangue.

La chiave per un'alimentazione sana è l'equilibrio e la scelta consapevole dei tipi di carboidrati da includere nella nostra dieta e distinguerli. Concentrandoci sui carboidrati complessi presenti naturalmente nei cereali e nei legumi e consumando carboidrati semplici con moderazione, possiamo controllare meglio la nostra energia, il nostro peso e la nostra salute a lungo termine. Avere una conoscenza chiara di questi diversi tipi di carboidrati ci consente non solo di scegliere meglio i nostri alimenti, ma anche di comprendere il loro impatto sul nostro corpo.

Da ricordare

· I monosaccaridi e i disaccaridi vengono assorbiti rapidamente e possono causare picchi di zucchero nel sangue.

· I polisaccaridi, come l'amido, sono una fonte di energia più progressiva e sono preferibili per una dieta equilibrata.

· Avere una varietà di zuccheri può permetterti di giocare con i sapori e di moderare il consumo di zucchero.

· Comprendere le etichette degli alimenti è fondamentale per un consumo intelligente di zucchero.

Fonti